Kiev, il Parlamento vota la messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina

25.10.2023

Una settimana fa, la Verkhovnaya Rada ha sostenuto in prima lettura il disegno di legge per vietare le attività della Chiesa ortodossa ucraina sul territorio nazionale.

Prima del 2019, quando è stata riconosciuta la Chiesa scismatica, la Chiesa ortodossa ucraina era l'unica Chiesa ortodossa canonicamente legittima (come parte del Patriarcato di Mosca).

Il processo di messa al bando della Chiesa ortodossa ucraina è iniziato in seguito al colpo di Stato del Maidan. Prima con intimidazioni, pressioni e minacce. Poi con violenze, agguati ed assalti alle parrocchie. Infine è iniziata la repressione anche da parte delle istituzioni.

Questo è l'ennesimo risultato di coloro che affermano di difendere i valori europei e la democrazia. Questi paladini del "mondo libero sono gli stessi che già avevano vietato l'insegnamento della lingua russa (la più parlata nel paese), sono coloro che hanno bandito i partiti d'opposizione ed i numerosi canali televisivi e media che (non per forza filo-russi) osavano criticare le scelte dei governi post-Maidan.

Gli interessi della maggior parte degli ucraini sono stati calpestati. Però grazie al Maidan del 2014, oggi gli LGBT ucraini (lo 0,?% della popolazione) potranno sposarsi. Grazie a quella rivoluzione, quando solo il 25% degli ucraini guardava con favore all'ingresso del paese nella NATO (come ammesso da Anthony Blinken), oggi centinaia di migliaia di cittadini ucraini possono morire per servire gli interessi di quest'alleanza che nemmeno si sa quando (e se) includerà l'Ucraina. Queste sono le uniche "vittorie" di questi anni, nonché la rappresentazione del vero significato della "democrazia" occidentale.

Vittorio N. Rangeloni (Corrispondente)