Incontro con il Ministro e la Regione per il post alluvione. Biancani: “Nessuna novità su tempi, risorse, possibilità di inserire altri Comuni e procedure più snelle.

13.07.2023


"Completamente ignorati e dimenticati, durante l'incontro, i danni per imprese e famiglie, che ancora non sanno nulla e sono state lasciate sole".

A seguito dell'incontro tra il Ministro Musumeci e i Sindaci del nostro territorio, sul tema delle alluvioni, interviene il Vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Biancani, firmatario, insieme alla Consigliera Vitri, di diversi atti in Regione in cui si chiedevano: più risorse, procedure più veloci e semplici, l'allargamento dell'emergenza a più Comuni colpiti e fondi specifici per risarcire i danni a cittadini e imprese.

"Ieri - afferma Biancani - più che a una riunione operativa e chiarificatrice sulla gestione delle risorse per l'emergenza, abbiamo assistito ad una passerella istituzionale inutile. Erano presenti un Ministro, un Sottosegretario, il Presidente della Regione e due Assessori regionali, eppure nessuno è stato in grado di dare dati certi o novità concrete sulle risorse, sui tempi, sulle procedure e sulla situazione dei Comuni che non rientrano nell'area individuata ufficialmente dal Governo".

"Già è paradossale che l'incontro di ascolto dei territori si faccia a 2 mesi dall'alluvione. Personalmente, dopo due mesi, mi sarei aspettato che il Ministro arrivasse con risposte chiare e concrete, non per chiedere come va e cosa serve; anche perché i problemi sono stati evidenziati più volte, sia in Consiglio Regionale che sulla stampa".

"Invece, nulla è stato detto sulle principali questioni che stiamo segnalando da maggio. Non è stato detto se saranno inclusi più Comuni rispetto ai 7 già individuati. Ricordo che in tutto sono 106 i Comuni ad aver dichiarato di aver subito danni, per un totale di almeno 314 milioni di euro, molti dei quali nella nostra provincia. A fronte di questi dati, ad oggi, dopo oltre 2 mesi, sono solo 7 quelli rientranti nell'area ufficiale dell'emergenza e solo 4 i milioni stanzianti. Mi sarei aspetto un'apertura su questo tema da parte del Ministero, ma non c'è stata, nel silenzio totale del Governatore Acquaroli, che è anche sub-commissario all'emergenza".

"Non è stato chiarito nulla sulle tempistiche in cui si potranno utilizzare i 4 milioni già stanziati per l'emergenza. Attualmente sono bloccati, perché non è nemmeno stato fatto il riparto tra i 7 Comuni assegnatari; quindi, nessuno sa quante risorse avrà e per quali interventi. Di fondi aggiuntivi non si è parlato, se non di un generico fondo per le emergenze da costituirsi in futuro, mentre intanto i Comuni dovranno fare da soli, con bilanci che spesso, nei piccoli Comuni, non coprono, in un anno, nemmeno l'intero ammontare dei danni. Come evidenziato dai Sindaci, qualcuno dovrà tagliare i servizi per mettere a posto strade, scuole ed edifici pubblici, se non arrivano risorse nazionali o regionali".

"Sulle procedure burocratiche e farraginose, che hanno bloccato la ripresa post alluvione di settembre, e che ora rischiano di avere effetti negativi anche su questa emergenza, l'incontro non ha chiarito nulla, se non il generale accordo sul fatto che vadano cambiante. Ricordo che per tali procedure, nei Comuni colpiti dall'alluvione di settembre, a 10 mesi di distanza, enti, imprese e cittadini ancora devono ricevere la gran parte dei risarcimenti dovuti. Da Roma, però, non è arrivato nessuno progetto vero di modifica e il risultato è che, per ora, le norme e le procedure restano quelle e su quelle si dovranno basare i Comuni. La Regione in 2 mesi non ha nemmeno costruito una struttura apposita, che era già stata richiesta dopo l'alluvione di settembre, per aiutare i piccoli Comuni a gestire la burocrazia e i progetti. Parliamo di Comuni con 4 o 5 dipendenti che, da soli, rischiano di non riuscire ad arrivare alla fine degli iter".

"Infine – conclude Biancani – vorrei far notare che, da mesi, tutti parlano dei danni alle infrastrutture e dei fondi per i Comuni, che sono certamente fondamentali, ma spesso, nel discorso pubblico e durante l'incontro di ieri, sono stati ignorati e dimenticati i risarcimenti a famiglie e imprese, che ancora non sanno nulla e sono lasciate sole. La Regione non solo non ha previsto risorse proprie a questo scopo, ma non ha nemmeno attivato le procedure per coprire danni che non saranno risarciti dallo Stato, come invece era stato fatto a settembre. Un esempio sono i danni ai veicoli privati e ai mezzi aziendali, il Governo non le copre, chi ci deve pensare?"

"Mi auguro che si cambi decisamente passo, la verità è che sono stati stanziati pochi soldi all'inizio e poi si è fermato tutto. A 2 mesi dall'emergenza non possiamo essere ancora al punto di partenza e invece, forse, non siamo nemmeno lì, visto che ancora non si possono spendere i 4 milioni già stanziati".

Andrea Biancani – Vicepresidente Consiglio regionale Marche